LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE
PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE
INSETTICIDI/PARASSITI DEL TERRENO/COLZA
Monitoraggio e contenimento dei principali fitofagi del colza
In queste settimane di fine marzo il colza (seminato a settembre 2016) si presenta in fase da C1-C2 (ripresa vegetativa delle giovani foglie/pianta con internodi visibili) a D1 (bottone fiorale principale ancora chiuso).
In questa fase si colloca la seconda concimazione e l’eventuale sarchiatura prima che avvenga l’emissione dello scapo fiorale.
E’anche il momento per verificare la presenza nell’appezzamento di insetti dannosi, in particolare del Punteruolo dello stelo (
Ceutorrhynchus napi) e del Meligete (
Meligethes aeneus).
Per il
Punteruolo è necessario monitorare da subito la presenza. Con il ritorno del bel tempo (giorni di sole con temperature superiori a 9°C e in assenza di vento), i punteruoli occupano i terreni a colza per alimentarsi inizialmente e deporre le uova dopo 8-10 giorni. Il punteruolo deporrà le sue uova nel fusto del colza: in seguito alla reazione dei tessuti il fusto si deforma, a volte si rompe e si apre in lunghezza. La nocività di questo insetto è alta in condizioni di primavere asciutte.
Per quanto riguarda il
M
eligete nelle prossime settimane la maggior parte del colza raggiungerà la fase di sensibilità a questo parassita. Il periodo di sensibilità è tra gli stadi (D1) e la fase di bottoni fiorali separati (E); corrisponde generalmente alla presenza di bottoni fiorali e assenza di fiori aperti. Gli adulti del Meligete arrivano sulle infiorescenze della colza alla ricerca di polline di cui nutrirsi. Se trovano i fiori ancora chiusi li bucheranno per svolgere l’attività trofica e per deporvi le uova, da cui nasceranno le larve che si alimentano di polline, come gli adulti; in caso di forte attacco i boccioli abortiscono.
Determinare la presenza degli insetti
Il monitoraggio, da eseguirsi alla mattina quando gli insetti sono meno mobili, prevede il controllo di 50- 100 piante nell’appezzamento (non sui bordi) per stimarne la presenza (n. di individui per pianta).
Ispezionare l’appezzamento guardando i capolini fiorali attentamente alla ricerca del Meligete e del Punteruolo.
Evitare di monitorare le piante di bordo che, in genere, presentano un numero più elevato di insetti ma effettuare il campionamento a zig-zag.
In appezzamenti allo
stadio D1 (bottone fiorale principale ancora chiuso) la
soglia di intervento per il
Meligethes è di
3-4 individui per pianta con colza vigorosa mentre
su colza debole la soglia di intervento è di
1-2 individui per pianta.
Si consiglia tuttavia, nel caso di colza vigorosa e di temperature favorevoli, di non effettuare il trattamento e di ripetere il monitoraggio allo stadio E (bottoni fiorali separati) ed effettuare il trattamento solo al superamento della soglia di 6-9 adulti di Meligete/pianta.
Per il Punteruolo dello stelo la soglia di intervento è di 1 individuo per pianta.

Foto 1 -
Meligethes su colza
Foto 2 - Adulto di Meligete
Foto 3 - Adulto di Punteruolo delle silique
Per quanto riguarda la
lotta chimica, è possibile intervenire con prodotti a base di fluvalinate, lambda cialotrina e acetamiprid nel caso si riscontrasse un elevato numero di esemplari, oltre la soglia di intervento.
Si ricorda che non è possibile effettuare trattamenti in fioritura.
Va sottolineato come la protezione delle api e degli Apoidei in generale sia molto importante anche perché raccolgono il polline del colza e sono necessari per ottenere una buona produzione in quanto inpollinatori. Senza api o Apoidei la produzione è molto scarsa!!!
Per richieste di chiarimento in tempi stretti si può scrivere a (bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org).
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